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20 October 2024
La passiflora è una pianta utilizzata da secoli per il trattamento di diversi disturbi. Oggi, sono in corso molti studi scientifici per verificare le sue effettive proprietà.
La passiflora è una pianta rampicante originaria dell’America centrale e meridionale, in particolare di paesi come Brasile, Venezuela, Costa Rica e Nicaragua. Alcune specie sono originarie anche negli Stati Uniti, in Australia e in Asia.
Nel XVII secolo, la passiflora fu introdotta in Europa, inclusa l’Italia, dove il clima favorevole ha permesso la coltivazione di molte varietà. La pianta è nota per i suoi fiori eleganti e i frutti saporiti.
Oltre ad essere apprezzata come pianta decorativa e per il gustoso frutto della passione, la passiflora ha trovato impiego fin dall’antichità nel trattamento di una vasta gamma di disturbi, tra cui i sintomi della menopausa, emorroidi e ustioni.
Ma è un rimedio davvero valido?
Vediamo cosa dice oggi la scienza!
Come per altre erbe, come spirulina o moringa, è importante ricordare che non esistono “superfood” o piante miracolose.
Questo vale in particolar modo per la passiflora, i cui studi più recenti sono stati condotti su un numero di campioni limitati. Tuttavia, la Passiflora incarnata, una delle varietà più comuni, sembra promettente, poiché contiene crisina, un flavonoide con proprietà neuroprotettive.
Un interessante articolo pubblicato su PubMed raggruppa i risultati di 9 studi clinici che hanno valutato l’efficacia della passiflora nel trattamento di vari disturbi. Ecco i benefici della passiflora riscontrati:
• Diminuzione dello stress. La passiflora si è dimostrata efficace nel ridurre lo stress, migliorando il benessere generale.
• Riduzione dei livelli d’ansia. La somministrazione di passiflora per calmare l’ansia preoperatoria, in particolare prima di trattamenti odontoiatrici, è risultata più efficace rispetto all’oxazepam, un comune ansiolitico.
• Miglioramento del sonno. In alcuni studi, le tisane a base di passiflora hanno migliorato la qualità del sonno del 5,2% rispetto al placebo.
Questi studi suggeriscono che, mentre la farmacoterapia tradizionale è efficace, essa comporta il rischio di dipendenza ed effetti collaterali. Per questo motivo, è interessante esplorare il potenziale dei rimedi erboristici come la passiflora nel trattamento di varie problematiche.
Puoi trovare vari rimedi naturali a base di passiflora.
Tra i più comuni vi sono gli infusi o le tisane, facilmente reperibili in erboristeria, consigliati soprattutto la sera prima di andare a dormire.
Un’altra forma molto utilizzata è la soluzione idroalcolica, conosciuta come tintura madre, ottenuta dall’erba officinale fresca. Basterà diluire 30-40 gocce in un bicchiere d’acqua circa 2-3 volte al giorno.
Infine, la passiflora è disponibile anche sotto forma di compresse, solitamente assunte una o due volte al giorno.
È fondamentale prestare particolare attenzione ed evitare l’assunzione di passiflora in alcune situazioni specifiche:
• In gravidanza, in quanto può stimolare contrazioni uterine, aumentando il rischio di complicazioni.
• Durante l’allattamento, a causa della mancanza di studi che escludano possibili rischi.
• In combinazione con altri sedativi, poiché potrebbero verificarsi interazioni indesiderate.
Uno studio riportato dal National Center for Complementary and Integrative Health, condotto per 8 settimane, ha riportato che in alcuni pazienti l’assunzione di passiflora ha causato effetti collaterali come sonnolenza, confusione e atassia, cioè l’incapacità di controllare bene i muscoli volontari.
Ricorda sempre di consultare il tuo medico prima di assumere la passiflora e di
non superare il dosaggio raccomandato.