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13 November 2024
Al primo starnuto prendi un antibiotico?
Ti senti meglio e lasci nel cassetto la confezione senza finire la terapia?
Sbagliato!
Adesso ti spieghiamo bene cosa sono gli antibiotici e quando vanno assunti, per evitare pericolosi effetti collaterali.
Gli antibiotici sono farmaci utilizzati per curare le infezioni causate da batteri.
Il primo antibiotico è stato scoperto per caso nel 1928, quando Alexander Fleming notò che una muffa, Penicillium notatum (la famosa penicillina), aveva contaminato la sua coltura di batteri, bloccandone la crescita.
Oggi esistono molti antibiotici, derivati da sostanze naturali o sintetizzate in laboratorio, disponibili in capsule, creme, gocce, lozioni, e iniezioni.
Ci sono molte categorie di antibiotici, ciascuna con una struttura chimica, uno spettro d’azione e un meccanismo specifico. Ecco quali sono le principali classi di antibiotici:
– Beta-lattamici (es. penicillina, amoxicillina), usati per infezioni della pelle, dell’apparato respiratorio e urinario e anche per infezioni gravi come la meningite.
– Aminoglicosidi (es. gentamicina), indicati per gravi infezioni batteriche.
– Tetracicline, prescritti per trattare acne e rosacea.
– Macrolidi (es. eritromicina, claritromicina) per infezioni respiratorie, soprattutto in caso di allergia alla penicillina.
– Fluorochinoloni (es. levofloxacina, ciprofloxacina) per trattare varie infezioni, da quelle respiratorie a quelle urinarie.
Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali, i principali antibiotici acquistati in Italia sono quelli a base di amoxicillina+acido clavulanico, azitromicina, claritromicina, amoxicillina, cefixima.
Gli antibiotici servono per trattare infezioni batteriche mentre sono inefficaci (e potenzialmente dannosi) contro le infezioni virali. Per esempio, è appropriato usare un antibiotico per la cistite o le placche in gola, ma non in caso di febbre o raffreddore.
Inoltre, bisogna considerare che spesso il sistema immunitario è in grado di combattere l’infezione senza aiuti esterni. Gli antibiotici non devono essere assunti con leggerezza e infatti vengono prescritti solo in casi specifici:
• Infezioni batteriche difficilmente risolvibili senza farmaci, come l’acne.
• Infezioni batteriche contagiose, come la clamidia.
• Soggetti a rischio, come anziani sopra i 75 anni, neonati, persone con insufficienza cardiaca, diabetici o individui immunodepressi.
• Quando si può accelerare la guarigione o prevenire complicazioni.
• A scopo preventivo prima di interventi chirurgici o per ferite profonde. In questo caso si parla di profilassi antibiotica.
• Quando l’infezione batterica è frequente, come nel caso di herpes genitale.
In sostanza, gli antibiotici sono un alleato indispensabile, ma vanno usati con attenzione!
Gli antibiotici possono causare effetti collaterali, riscontrati in circa 1 persona su 10.
Tra i più comuni effetti collaterali ci sono diarrea, nausea, vomito, gonfiore addominale, dolore addominale, perdita di appetito. Questi disturbi gastrointestinali possono essere ridotti assumendo fermenti lattici durante la terapia.
Inoltre, in caso di assunzione di tetracicline, è opportuno limitare l’esposizione alla luce del sole dato che questi farmaci rendono la pelle più sensibile.
In alcuni casi, gli antibiotici possono causare una reazione allergica, facilmente trattabile con un comune antistaminico. In situazioni estreme, però, può insorgere uno shock anafilattico, che si manifesta con sintomi come tachicardia, difficoltà respiratoria, attacchi di panico, abbassamento della pressione e svenimento; chiamare i soccorsi e intervenire tempestivamente è fondamentale se si verifica una reazione anafilattica.
Per ridurre il rischio di complicazioni è importante seguire attentamente le prescrizioni del medico ed evitare assunzioni arbitrarie. Questo approccio contribuisce anche a contrastare l’antibiotico-resistenza, ovvero la capacità dei batteri di resistere all’azione degli antibiotici. In Italia, secondo i dati dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), i livelli di resistenza sono tra i più alti in Europa, con conseguenti aumenti dei tempi di ospedalizzazione e del tasso di mortalità.
Ricorda, rivolgiti sempre al tuo medico!
L’effetto dell’antibiotico si manifesta entro le 72 ore dall’assunzione.
Alcuni antibiotici interagiscono con latte e derivati, quindi chiedi sempre al tuo medico. Evita anche il consumo di alcol.
Assicurati di seguire la prescrizione e non interrompere la terapia solo perché ti senti meglio. Se la cura non funziona, contatta di nuovo il tuo medico.
Alcuni antibiotici sono sconsigliati in gravidanza o allattamento. Chiedi sempre al tuo medico e non prendere farmaci senza consultarlo.
Informa sempre il medico o il farmacista del fatto che stai assumendo la pillola, perché alcuni antibiotici possono interagire con il tuo contraccettivo. Nello specifico, rifampicina e rifabutina riducono l’efficacia della pillola.
In genere, gli antibiotici andrebbero presi 1 ora prima o 2 ore dopo i pasti per facilitare l’assorbimento da parte dell’intestino.
Dipende dal farmaco. In genere si assumono ogni 8, 12 o 24 ore.
Se dimentichi una dose, prendila il prima possibile, a meno che sia vicino il momento della dose successiva. In questo caso evita di raddoppiare la dose.
Hai altre domande? Vieni in Farmacia, saremo felici di aiutarti!