Sole, mare, vacanze, in una parola: estate!
Per molti è il periodo più bello dell’anno, non solo perché lo si associa ad una pausa dal lavoro o dalla scuola ma anche perché finalmente si può stare più a contatto con la natura, meno vestiti e più… abbronzati.
Già, ma quanto costa l’abbronzatura?
Negli anni ’80 ’90, era un must davvero irrinunciabile. Da Gennaio a Dicembre, da Cortina a Saint-Tropez, per i veri VIP la pelle doveva essere aggressivamente, selvaggiamente scura, ad ogni costo!
Dopo 30 anni però, il tempo sta riscuotendo quel debito mostrando rughe, macchie e per i meno fortunati anche qualche problema più serio.
Oggi come ieri l’abbronzatura ha mantenuto il suo fascino, ma fortunatamente sappiamo molto meglio come evitare i danni estetici e dermatologici derivati dall’eccessiva esposizione solare.
Anzitutto è importante sfatare il luogo comune fin troppo diffuso, che le protezioni alte evitino l’abbronzatura. La verità è semmai che la rallentano (di qualche ora) ma la rendono molto più piacevole e duratura. La “soddisfazione” di arrossarsi velocemente svanisce presto, sia in termini cromatici sia in termini di piacere, visto che è accompagnata da bruciore e irritazione.
Alcuni appassionati di tintarella sono convinti che la prima scottatura sia un pedaggio obbligatorio da pagare per fare la “base” per una bella abbronzatura. Niente di più sbagliato. Dopo la scottatura, oltre che evitare il sole per un po’, è obbligatorio utilizzare molta più protezione, ed è questo che in realtà rende la successiva abbronzatura più efficace.
Come ci suggerisce Sonia, responsabile del nostro reparto cosmetico, è importante utilizzare fin dalla prima sessione una protezione SPF 50+ con filtri solari ad ampio spettro, per evitare efficacemente i fastidi dell’eccessiva esposizione.
L’acronimo SPF definisce infatti il Sun Protection Factor (fattore di protezione solare) del prodotto ovvero la capacità dei filtri solari di proteggere dalle radiazioni UVB, le più pericolose, perché responsabili delle ustioni cutanee.
La protezione 50+ riduce anche l’effetto dei raggi UVA, che penetrano in profondità nell’epidermide facendole perdere di elasticità e causando le rughe oltre che contribuire al rischio di tumori cutanei.
I nostri clienti, dice Sonia, stanno apprezzando molto uno dei prodotti della linea Avene, lo Spray Solare 50+ perché è adatto sia agli adulti che ai bambini, si applica facilmente ed è waterproof, quindi riesce a mantenere la sua efficacia anche durante i bagni o le intense sudate. A questo proposito ci ricorda che l’efficacia waterproof di tutti i prodotti cosmetici garantisce la protezione durante il contatto con l’acqua ma che è fondamentale ripristinare lo strato di crema dopo il bagno e in genere circa ogni due ore.
E se ormai il danno è fatto? Cosa fare se l’effetto aragosta è inevitabile?
La cosa più importante è trarne insegnamento! Ricordiamo che quella sensazione è spiacevole, e facciamocelo presente la prossima volta che decideremo di non seguire le giuste indicazioni.
Dopo questo utile passaggio, non ci resta che affidare la nostra pelle ad un prodotto che allievi il rossore e l’irritazione (se non l’ustione nei casi più gravi). Sonia ci suggerisce ad esempio Neoviderm, un preparato specifico sia per il trattamento degli eritemi da eccessiva esposizione, sia come doposole quotidiano per mantenere la pelle correttamente idratata.
Qual è quindi la moda più trendy dell’estate? Testa sulle spalle e… crema protettiva in borsa!
Consiglio di Sonia e di Farmacia San Marco. 😉
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