Tutti, nascosti nelle credenze o nei cassetti del bagno, hanno dei medicinali scaduti: alcuni hanno superato la data di scadenza da qualche giorno, altri da anni.
La domanda che ci fanno in tanti, come farmacisti, è: “Cosa si deve fare con i farmaci scaduti?”.
La risposta è dipende: se il farmaco è scaduto da poco, in alcuni casi, ma non sempre, potrebbe ancora essere assunto, se, invece, il medicinale è scaduto da mesi o addirittura anni, sarebbe meglio smaltirlo.
Oggi, cercheremo di fare chiarezza sul tema dei medicinali scaduti spiegando cosa può accadere quando si assumono medicine scadute, cosa succede ai medicinali dopo che scadono e cosa fare con i farmaci scaduti.
Data di scadenza di un farmaco: cos’è e chi la stabilisce
La data di scadenza di un farmaco indica il giorno entro cui il medicinale, conservato in modo adeguato, è considerato stabile ed efficace in modo assoluto. A partire dalla data di scadenza, pertanto, non è più garantita la stabilità del medicinale; questo, però, a differenza di quello che credono in tanti, non significa che i farmaci, il giorno dopo la scadenza, siano considerati dannosi o del tutto inefficaci.
Ciò che rende inefficaci i farmaci è, piuttosto, il modo con cui vengono conservati: nel caso in cui un farmaco venga conservato a temperature troppo elevate o la sua confezione subisca un deterioramento, la sua efficacia non è più garantita nonostante il medicinale non sia ancora scaduto.
Il processo utilizzato per stabilire esattamente il periodo di tempo in cui un farmaco è considerato sicuro è molto meticoloso:
- prima di tutto la casa farmaceutica che si occupa di produrre il medicinale effettua dei test seguendo le linee guida internazionali ICT;
- L’ agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e l’ Agenzia Italiana Del Farmaco (AIFA), eseguono dei controlli sui risultati raccolti attraverso gli studi condotti dall’azienda farmaceutica;
- la data di scadenza del farmaco viene confermata e si procede con l’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC)1.
Come si conservano i medicinali?
Affinché i farmaci non perdano la loro efficacia prima della loro data di scadenza, è importante conservarli nel modo corretto seguendo le indicazioni presenti all’interno dei foglietti illustrativi: alcuni farmaci, per esempio potrebbero avere la necessità di essere conservati in frigorifero, come per esempio i colliri.
Nella maggior parte dei casi, però, è consigliato conservare i medicinali:
- in un luogo fresco e asciutto;
- lontano da fonti di calore;
- a una temperatura inferiore ai 25 gradi;
- al riparo dai raggi solari;
- lontano da zone umide.
Cosa succede ai farmaci quando scadono?
Dal momento che, come abbiamo detto la data di scadenza indica il giorno oltre cui non è possibile considerare un farmaco stabile, il farmaco potrebbe iniziare a perdere la sua efficacia.
Ovviamente, non è possibile che da un giorno all’altro un farmaco smetta di fare effetto: una confezione di Tachipirina scaduta da una settimana, probabilmente è ancora efficace, tuttavia, col passare dei giorni, gli eccipienti e i principi attivi del farmaco potrebbero iniziare a degradarsi.
Per rendere più chiaro il concetto, vogliamo rendere noti i risultati emersi da una ricerca pubblicata su una rivista scientifica.
Dopo aver effettuato 122 tipologie di farmaci diverse, alcuni scienziati hanno stabilito che oltre il 90% dei medicinali, a distanza di un anno e mezzo dalla scadenza, erano ancora efficaci e stabili. Dopo quattro anni, la percentuale di farmaci efficace è, invece, scesa al 12%.
Quali farmaci sono più soggetti al deterioramento?
Il processo di deterioramento non è uguale per tutti i farmaci: alcuni medicinali possono perdere la loro efficacia prima rispetto ad altri.
In generale, i farmaci con una formulazione liquida, come per esempio gli sciroppi per la tosse, tendono a perdere la loro stabilità più facilmente rispetto alle compresse o alle sospensioni orali, tanto che alcune volte, dopo la data di scadenza, è persino possibile vedere i cambiamenti del medicinale anche a occhio nudo.
Quali effetti avversi potrei avere se assumo un farmaco scaduto?
Nella maggior parte dei casi, assumere un farmaco scaduto non comporta alcun effetto tossico e dannoso.
Spesso l’unico rischio che si corre prendendo un medicinale scaduto è che il farmaco non abbia nessun effetto sul nostro organismo.
In ogni caso, comunque, ci sono diverse tipologie di farmaci che è assolutamente sconsigliato assumere, se scaduti.
Quali farmaci non devo assolutamente assumere, se scaduti?
Dal momento che i medicinali scaduti potrebbero perdere la loro efficacia, se scaduti, è altamente sconsigliato assumere i farmaci considerati indispensabili per salvaguardare lo stato di salute del paziente come, per esempio l’insulina.
Dopo la data di scadenza è altresì sconsigliato assumere farmaci s base di ormoni come la pillola contraccettiva.
Cosa fare con i medicinali scaduti? Smaltirli nel modo corretto
I farmaci scaduti vanno smaltiti nell’appositi contenitori che si trovano fuori dalle farmacie (anche fuori dalla nostra farmacia, se hai bisogno di buttare i tuoi medicinali scaduti, puoi trovarne uno).
All’interno dei contenitori è necessario buttare solo il farmaco, mentre la scatola del medicinale e il suo foglietto illustrativo possono tranquillamente essere gettati nella plastica.
Se hai ancora dubbi sullo smaltimento o sull’uso dei farmaci scaduti e hai bisogno di consigli di un farmacista, puoi contattarci scrivendoci le tue domande nel form presente sulla nostra pagina contatti.